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(da ritagli di giornali) Torre medioevale
Terribili furono più tardi le incursioni dei Saraceni, che, per circa un secolo,
il secolo X, piombarono ripetutamente dalle Alpi e dall'Appennino ligure sui monasteri
e sui castelli piemontesi, razziando e distruggendo. Fu distrutta in questo;
periodo l'abbazia della Novalesa sorta due secoli prima per iniziativa dei
Franchi in val Susa, e, più vicino a noi, il monastero di Cavour.
Con il pretesto dei Saraceni, e forse travestiti da Saraceni, anche i contadini dei dintorni, scontenti della loro miserabile situazione, assalirono e derubarono monasteri e castelli. Nell'atto di ricostruzione dell'abbazia di Cavour, all'inizio del secolo seguente, si parlerà di distruzioni compiute da Saraceni e da « cattivi cristiani ». In compenso di tante distruzioni i saraceni ci lasciarono alcuni toponimi, e qualche parola nel dialetto piemontese come cusa (zucca), ramasin (susina) e baita (casa). Per difendersi dai saraceni i villaggi si cingono di mura e nei punti strategici si elevano torri
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