Anticamente
denominato Villaro di Bobbio o anche Villar di Luserna, è posto tra
l'alveo del fiume Pellice e del torrente Rospart.
È
menzionato la prima volta in un documento redatto nel 1228 in occasione
della fondazione del priorato di San Cristoforo e, nel 1337, è citato
in un atto sottoscritto dai signori di Luserna a proposito dello
sfruttamento delle miniere di ferro.
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Dal
1856 si registra una forte emigrazione, sopratutto verso il Sud America,
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si stimano in 140 le famiglie che lasciano Villar in quegli anni. E'
uno dei comuni più ricchi di legname, poiché i più bei boschi di
castagno, larice, abete e faggio si trovano sul suo territorio. Andando
a visitare le borgate, numerosissime in questi due comuni, notiamo l'uso
del legno con cui si costruiscono i balconi con le ringhiere a bacchette
verticali, le scale e i loggiati che danno movimento alle facciate delle
case.
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Come
a Rorà emerge l'uso della pietra, qui emerge l'uso del legno.Sono,
inoltre, da segnalare alcune borgate tipiche: , la Comba e la Boudeina,
sul versante soleggiato, sono raggiungibili su strada carrozzabile.
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Sono
situate una sul fianco est e l'altra sul fianco ovest di un grande dosso.
La borgata del Bessé, raggiungibile su strada sterrata, partendo dal
ponte di Subiasco, sempre sullo stesso versante e collegata alle altre
due con una mulattiera. Al centro troviamo una fontana scavata in un
unico blocco di pietra, e sopra un loggiato con il forno per fare il
pane per tutti gli abitanti
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Villar
Pellice
superficie
Km²60,76;
altitudine massima 2868, minima 587 m slm; abitanti
1.200 circa
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