Gli strumenti

Materialmente, l’Abbazia veniva costruita anzi progettata da un monaco-architetto, chiamato ‘maestro d’opera’, che si diceva ispirato da Dio, che aveva posto le Leggi del Creato.
maestro d operaIl Maestro d’opera le conosceva, le rispettava e utilizzava per dare ordine e funzionalità all’Abbazia.
Utilizzava dei semplici strumenti da lavoro, con i quali eseguiva sia i calcoli che le misurazioni, basandosi su figure geometriche quali i quadrati, rettangoli, triangoli e cerchi, di cui conosceva tutte le proprietà statiche e armoniche.
A queste figure corrispondevano, come sappiamo, significati simbolici che il Medioevo aveva fatto propri.
Naturalmente vi erano altri monaci che provvedevano ad altre attività:

  • taglialegna, perché servivano abitazioni per i monaci e i lavoratori (le prime costruzioni in cui la comunità viveva erano provvisorie in legno), per le impalcature e il trasporto del materiale, per la vita quotidiana e per ardere;
  • falegnami e carpentieri;
  • addetti alle fornaci e alla preparazione di mattoni e calcina; i conversi muratori davano il loro aiuto in ogni attività.

Il Maestro d’opera usava la Riga o canna cifrata, che era la somma di cinque misure in rapporto armonico con l’uomo, di cui portano il nome di una parte del corpo (palma, palmo, spanna, piede, braccio).
Ogni misura è uguale alla somma delle due precedenti.
Da luogo a luogo potevano variare leggermente, ma rimaneva costante questa relazione.
Inoltre, entrava in gioco un numero noto già al tempo di Pitagora (e forse prima), chiamato numero aureo (o divina proportione) corrispondente a 1,618, un numero irrazionale: ogni misura è uguale a quella che la precede moltiplicata per 1,618.
Nel pentagono regolare, si ritrovano utilizzate tutte e cinque le misure.
Il maestro d’opera usava anche la Squadra, che serviva per tracciare angoli retti e per verificare la precisione del taglio della pietra.

RAPPORTI AUREI CANNA DEL MAESTRO D OPERA
Il braccio nelle costruzioni cistercensi è circa 53 cm, la lunghezza della canna ne riporta tutte le cinque divisioni è: 3- ϕ cubiti, che per 0,53 cm fornisce una lunghezza di 1,26 m.
CORDA DIVISA IN 12 PARTILa corda detta “dei Druidi” con 12 nodi, cioè con 13 segmenti uguali, permette la costruzione geometrica di diverse figure.
Partendo da una base, orizzontale o verticale, il procedimento fondato sui triangoli rettangoli garantisce, mediante una corda, divisa in 12 parti (non si usa la 13^ parte), di trovare il terzo punto del triangolo rettangolo con estrema precisione.
La distanza tra un nodo e l’altro è di Cubito, cioè di un braccio.
Da luogo a luogo il valore del cubito poteva variare leggermente, ma rimaneva costante questa relazione.

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